Emissioni zero: la sfida del 2050
L’obiettivo sancito dagli accordi di Parigi rappresenta una sfida complessa e ambiziosa che richiede una trasformazione radicale.
Cari lettori, il 2025 si apre con una domanda che risuona sempre più forte nelle nostre coscienze: quanto tempo ci resta davvero per salvare il nostro pianeta? Non è più tempo di mezze misure o di rinvii. Il countdown verso il 2050 è iniziato, e ogni giorno che passa senza azioni concrete è un’opportunità persa per il nostro futuro.
In questo primo numero dell’anno di Alisea Journal, abbiamo scelto di affrontare di petto la sfida più importante della nostra generazione: l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050. Non si tratta solo di un traguardo ambizioso o di un numero simbolico, ma di una necessità improrogabile per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.
Il settore degli impianti aeraulici si trova al centro di questa rivoluzione verde. Gli edifici, responsabili di una quota significativa delle emissioni globali, rappresentano uno dei principali campi di battaglia nella lotta contro il cambiamento climatico. Le tecnologie e le competenze per questa trasformazione esistono già: ciò che serve ora è la volontà di metterle in pratica su larga scala. In questo numero, esploreremo come il Green Deal europeo stia ridisegnando il futuro del nostro settore, analizzando le sfide, le opportunità e le innovazioni che ci attendono.
Il Green Deal europeo ha infatti segnato un punto di svolta nel settore degli impianti aeraulici. Con una visione lungimirante ha posto gli edifici al centro della strategia di decarbonizzazione, riconoscendo il ruolo cruciale dei sistemi di ventilazione e climatizzazione nel bilancio energetico complessivo. Non si tratta di una scelta casuale: questi impianti rappresentano infatti uno dei principali consumatori di energia negli edifici, con un conseguente impatto significativo sulle emissioni di gas serra.
Per guidare questa trasformazione, l’Europa ha delineato una strategia che poggia su tre pilastri fondamentali: l’efficienza energetica come stella polare di ogni intervento, l’integrazione intelligente delle energie rinnovabili nei sistemi di climatizzazione e la rivoluzione digitale nei sistemi di controllo. Non sono solo principi teorici: questi orientamenti si traducono in specifiche tecniche concrete, che stanno già ridefinendo il modo in cui progettiamo, installiamo e gestiamo gli impianti.
Ma la vera rivoluzione del Green Deal sta nel suo approccio integrato: gli impianti aeraulici non sono più visti come semplici “scatole d’aria” isolate, ma come elementi vitali di un ecosistema edilizio interconnesso. Questo nuovo paradigma richiede un ripensamento radicale delle nostre pratiche tradizionali, spingendoci verso soluzioni tecnologiche all’avanguardia che bilanciano perfettamente l’ottimizzazione energetica con la qualità dell’aria che respiriamo.
Come già anticipato nelle scorse edizioni di Alisea Journal, il Green Deal europeo, con il suo ambizioso traguardo di neutralità climatica entro il 2050, si articola attraverso obiettivi intermedi strategicamente pianificati. Questa roadmap progressiva è fondamentale per garantire una transizione gestibile e misurabile. In particolare, il 2030 rappresenta una tappa cruciale di questo percorso, fungendo da ponte tra il presente e l’obiettivo finale del 2050.
Questa tappa intermedia prevede, infatti, un impegno vincolante per ridurre le emissioni di almeno il 55%, tracciando un percorso chiaro verso la neutralità climatica. Questo obiettivo non è più negoziabile: ogni Stato membro deve ora tradurlo in azioni concrete attraverso specifici strumenti legislativi.
Quando parliamo di emissioni di CO2 nell’Unione Europea, il settore edilizio gioca un ruolo fondamentale: oltre un terzo delle emissioni di gas serra proviene proprio dagli edifici. Un dato che ci pone di fronte a una sfida importante, ma anche a un’opportunità unica di cambiamento.
La fotografia attuale del patrimonio edilizio europeo rivela una realtà significativa: tre edifici su quattro non soddisfano gli standard di efficienza energetica moderni. Questo 75% di edifici inefficienti rappresenta un enorme potenziale di miglioramento attraverso interventi di riqualificazione energetica. Non si tratta solo di numeri: stiamo parlando di case, uffici, scuole e strutture che ogni giorno consumano più energia del necessario.
La strada verso la sostenibilità nel settore edilizio segue una logica semplice ma efficace: da un lato, ridurre il consumo energetico attraverso una maggiore efficienza; dall’altro, incrementare l’utilizzo di energia verde. Questa combinazione è la chiave per abbattere le emissioni.
I nuovi edifici residenziali, in particolare, dovranno essere pensati per il futuro: dotati di impianti solari per la produzione di energia pulita, predisposti con un numero adeguato di punti di ricarica per veicoli elettrici e attrezzati con spazi dedicati alle biciclette. È un cambiamento che guarda alla mobilità sostenibile come parte integrante dell’abitare.
La vera sfida riguarda, tuttavia, il patrimonio edilizio esistente. Per questo, la legislazione europea sta introducendo incentivi mirati per incoraggiare i proprietari a rinnovare i propri immobili. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: trasformare gradualmente l’intero parco immobiliare europeo fino a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Questo percorso di trasformazione rappresenta non solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità di innovazione per il settore edilizio, con ricadute positive in termini di comfort abitativo, risparmio energetico e valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Nel panorama della sostenibilità ambientale, gli impianti aeraulici svolgono un ruolo determinante, con un impatto significativo sui consumi energetici degli edifici e sulle emissioni di gas serra. La loro ottimizzazione rappresenta una componente strategica nelle politiche di decarbonizzazione.
Al centro di questo processo si colloca la gestione prestazionale degli impianti, che richiede l’implementazione rigorosa di protocolli strutturati di manutenzione predittiva e monitoraggio continuativo. Questo approccio sistematico consente di mantenere l’efficienza operativa nel tempo, evitando i cali prestazionali che potrebbero compromettere sia il comfort ambientale che i consumi energetici, particolarmente rilevanti considerando che, come illustrato nel grafico seguente, la ventilazione rappresenta il 40% dei consumi elettrici negli edifici a torre.
Il commissioning degli impianti, eseguito secondo protocolli standardizzati, completa questo approccio integrato. Questa procedura verifica che tutti i componenti del sistema funzionino come previsto in fase di progetto, che i parametri operativi rientrino nei valori di riferimento e che le logiche di controllo siano correttamente implementate.
Il commissioning non si limita alla fase di avviamento, ma deve essere ripetuto periodicamente durante il ciclo di vita dell’impianto, garantendo la verifica e il mantenimento delle prestazioni progettuali nel tempo.
Questi processi di gestione prestazionale si integrano con i principi fondamentali dell’efficienza energetica degli impianti aeraulici, come il recupero termico e la modulazione delle portate, e con le tecnologie avanzate di filtrazione e controllo, creando un sistema coordinato che ottimizza simultaneamente qualità dell’aria, comfort ambientale ed efficienza energetica.
Questa implementazione integrata di sistemi di monitoraggio e analisi predittiva permette agli impianti aeraulici di funzionare al meglio, garantendo un ciclo di vita più duraturo e con prestazioni ottimali in termini di qualità dell’ambiente. In questo contesto, Alisea offre servizi, come Aeroseal, che mira a eliminare eventuali perdite d’aria all’interno degli impianti aeraulici, e dispositivi di monitoraggio in continuo delle condizioni igieniche, quale Remotair, con l’obiettivo di raggiungere il maggior efficientamento energetico possibile.
Il percorso di evoluzione degli impianti aeraulici verso la sostenibilità rappresenta una sintesi perfetta tra esperienza consolidata e innovazione tecnologica. Il settore sta vivendo una trasformazione profonda, dove i principi tecnico-scientifici tradizionali si fondono con le più recenti innovazioni, creando soluzioni che ottimizzano simultaneamente efficienza energetica, qualità dell’aria indoor e sostenibilità economica.
La sfida delle emissioni zero entro il 2050 è certamente ambiziosa, ma il settore degli impianti aeraulici possiede già gran parte degli strumenti necessari per affrontarla. Le tecnologie chiave sono disponibili o in fase avanzata di sviluppo, e stanno aprendo nuove frontiere nell’ottimizzazione energetica. Questa transizione, pur richiedendo una profonda trasformazione dei sistemi esistenti, sta già catalizzando un’ondata di innovazione senza precedenti nel settore.
Il successo di questa trasformazione richiede un approccio coordinato e sistematico su scala globale. Le risorse tecniche e metodologiche a nostra disposizione devono essere implementate attraverso strategie ben definite, sostenute da un impegno costante e condiviso. La posta in gioco è la creazione di un futuro sostenibile, dove gli impianti aeraulici giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente e nel benessere delle generazioni future.
In Alisea, crediamo fermamente che la transizione verso un mondo a emissioni zero non sia solo una necessità ambientale, ma un’opportunità per ripensare e migliorare il modo in cui viviamo e lavoriamo. Il nostro impegno è quello di accompagnarvi in ogni fase di questo percorso, mettendo a disposizione le competenze, le tecnologie e la passione che ci hanno reso leader nel settore.
Perché sì, non c’è più tempo da perdere, ma insieme abbiamo tutte le carte in regola per vincere questa sfida!