Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria rappresentano una delle principali sfide per la sicurezza nelle strutture ospedaliere moderne. Come abbiamo già evidenziato nel nostro precedente articolo sulle infezioni nosocomiali, questi episodi infettivi possono compromettere gravemente il percorso di cura dei pazienti. In questo articolo, esploreremo il ruolo cruciale della qualità dell’aria e degli impianti aeraulici nelle strutture sanitarie per prevenire e controllare queste infezioni.
L’impatto delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria: un problema di salute pubblica
Nel contesto sanitario contemporaneo, le infezioni correlate all’assistenza (ICA) costituiscono una delle complicanze più frequenti e gravi dell’assistenza sanitaria. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute italiano già nel 2022, in Europa le ICA provocano ogni anno, oltre ai costi umani incalcolabili in termini di sofferenza e vite perse, ben 16 milioni di giornate aggiuntive di degenza, con spese stimate in circa sette miliardi di euro (fonte: Inail).
La situazione italiana merita particolare attenzione. Secondo gli studi condotti dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), il nostro Paese si trova a fronteggiare una sfida particolarmente ardua, risultando essere quello con il più alto numero di decessi da infezioni contratte in ambito nosocomiale all’interno dell’Unione Europea. Si parla di circa 10.000 morti all’anno, un dato che dovrebbe far riflettere profondamente sull’urgenza di interventi strutturali e sistematici (leggi qui per approfondimento).
Come già discusso nel nostro precedente articolo, queste infezioni si estendono a tutte le strutture sanitarie e assistenziali: dalle strutture di lungodegenza agli ambulatori, dai day-hospital all’assistenza domiciliare, fino alle strutture residenziali territoriali. Questo fenomeno così pervasivo richiede un approccio integrato che consideri tutti gli aspetti della prevenzione, inclusa la qualità dell’ambiente in cui vengono erogate le cure.
Comprendere le vie di trasmissione: il ruolo fondamentale dell’aria negli ambienti sanitari
Per affrontare efficacemente il problema delle ICA, è essenziale comprendere le modalità attraverso cui queste infezioni si trasmettono. Come evidenziato da INAIL, esistono tre principali vie di trasmissione degli agenti patogeni negli ambienti sanitari:
- il contatto diretto tra persone;
- la via indiretta mediante oggetti contaminati;
- la trasmissione per via aerea.
Negli ambienti sanitari, la qualità dell’aria assume quindi un’importanza critica, soprattutto in aree come le terapie intensive, le sale operatorie, i reparti di malattie infettive, i pronto soccorso e gli ambulatori specialistici. In questi contesti, gli impianti di trattamento dell’aria rappresentano una componente essenziale del sistema di prevenzione delle infezioni.
Gli impianti aeraulici in ambito sanitario: tra rischi, opportunità e tecnologie avanzate
Gli impianti di trattamento dell’aria nelle strutture sanitarie rappresentano un elemento di fondamentale importanza sia per il comfort di pazienti e operatori, sia per la prevenzione della diffusione di agenti patogeni. Tuttavia, se non correttamente progettati, gestiti e manutenuti, possono trasformarsi da strumento di protezione a potenziale veicolo di contaminazione.
La progettazione di questi impianti richiede competenze specialistiche che considerino le specifiche esigenze delle diverse aree funzionali, andando oltre i criteri standard utilizzati per edifici civili o industriali. È necessario valutare i requisiti microbiologici, le pressioni differenziali tra ambienti a diverso rischio infettivo, i tassi di ricambio d’aria e i sistemi di filtrazione calibrati in base alla criticità delle aree servite. Un impianto ben progettato deve garantire un’adeguata qualità dell’aria interna (IAQ), controllando parametri come concentrazione di particolato, presenza di microrganismi, livelli di composti organici volatili (VOC), temperatura e umidità relativa.
Il quadro normativo e le responsabilità nella gestione degli impianti aeraulici sanitari
Il quadro normativo per gli impianti aeraulici sanitari è disciplinato principalmente dal D.Lgs. 81/2008, che all’articolo 15 impone “l’eliminazione dei rischi o, ove non possibile, la loro riduzione al minimo“. Per le specifiche degli ambienti sanitari, sono fondamentali le Linee Guida ISPESL e la norma UNI 11425:2011 sulla ventilazione ospedaliera.
La responsabilità ricade sul datore di lavoro che, secondo l’articolo 18 dello stesso decreto, deve aggiornare costantemente le misure preventive in base all’evoluzione tecnica. Questo processo richiede il confronto con RSPP, Medico Competente e CCICA, per bilanciare le necessità di sicurezza con quelle operative delle attività sanitarie attraverso una valutazione del rischio accurata e specifica per le diverse aree della struttura.
Strategie operative per una gestione efficace degli impianti aeraulici nelle strutture sanitarie
Sebbene vi siano un quadro normativo volto a determinare l’importanza di un sistema aeraulico, va messo in evidenza che non è sufficiente disporre di impianti di trattamento aria ben funzionanti se questi non vengono correttamente manutenuti. Il modo più efficace è installare un sistema di manutenzione igienica predittiva che invii quotidianamente dati sull’igiene interna degli impianti, permettendo interventi tempestivi.
La manutenzione preventiva è fondamentale, con interventi regolari su tutti i componenti dell’impianto e particolare attenzione alla pulizia dei condotti e alla sostituzione programmata dei filtri. Inoltre, il monitoraggio della qualità dell’aria, con verifiche strumentali e controlli microbiologici, è essenziale per identificare tendenze anomale e intervenire preventivamente.
La gestione degli eventi critici richiede procedure operative chiare per affrontare guasti o contaminazioni, mentre la formazione del personale tecnico e sanitario è irrinunciabile per garantire la corretta gestione degli impianti e la consapevolezza sull’importanza della qualità dell’aria.
Un approccio integrato per strutture sanitarie più sicure
Il settore degli impianti aeraulici per strutture sanitarie è in continua evoluzione, con innovazioni tecnologiche che aprono nuove prospettive per migliorare la sicurezza, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Se integrate nei sistemi innovati, come Remotair, l’intelligenza artificiale e l’analisi predittiva permettono di anticipare i malfunzionamenti, mentre la digitalizzazione e il Building Information Modeling (BIM) trasformano le modalità di progettazione e gestione degli impianti.
La qualità dell’aria nelle strutture sanitarie è fondamentale per la sicurezza di pazienti e operatori. Gli impianti aeraulici, se correttamente gestiti, costituiscono una barriera efficace contro la diffusione delle infezioni. L’approccio alla prevenzione attraverso gli impianti aeraulici deve essere globale e integrato. Le strutture sanitarie devono investire in modo equilibrato su tecnologie, organizzazione, formazione e comunicazione, considerando questo non come un costo ma come un’opportunità per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.
Il futuro degli impianti aeraulici in ambito sanitario integrerà sempre più sicurezza, efficienza energetica e sostenibilità ambientale, permettendo alle strutture sanitarie innovative di garantire ambienti più sicuri e rispondere efficacemente alle sfide future.
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