Trattiamo l’impatto degli impianti aria in musei e biblioteche, con una riflessione che parte da un articolo di Pianeta 2030, inchiesta del Corriere riguardante lo sviluppo sostenibile, le emissioni zero e la decarbonizzazione.
La qualità dell’aria nei musei e nelle biblioteche
Nell’articolo Musei e biblioteche: i cambiamenti climatici impongono tecnologie sempre più evolute, scritto da Luca Zanini e pubblicato il 28 febbraio 2023, viene spiegato il nesso fra qualità dell’aria indoor e musei o biblioteche. Il comfort dei visitatori è fondamentale e incombe la necessità di risparmiare sulle bollette, ma c’è anche un’altra ragione per la quale bisogna tenere monitorata la qualità dell’aria. Musei e biblioteche, infatti, contengono opere come tele, pergamene, libri, opere lignee, tutti materiali che si deteriorano se l’aria è troppo umida o secca. Per ovviare a questo problema, sono necessari appositi dispositivi che regolino temperatura e umidità dell’aria, posti nella stanza o addirittura nella teca in cui è contenuta l’opera d’arte in questione.
Sono vari i fattori che contribuiscono al miglioramento o peggioramento della qualità dell’aria indoor: fra questi, figura certamente la gestione igienica degli impianti di trattamento aria. Ecco come mai.
Il comfort dei visitatori di musei e biblioteche
Nelle strutture come musei e biblioteche, ma anche cinema, teatri, ecc… il primo aspetto da considerare è sempre il comfort del visitatore. Un impianto dell’aria non ispezionato regolarmente può presentare delle contaminazioni che influiranno negativamente sugli occupanti dell’edificio, che potrebbero sviluppare sintomi leggeri, ma anche malattie gravi. Questo problema riguarda principalmente chi viene esposto regolarmente all’aria contaminata, quindi i dipendenti, ma non deve essere sottovalutato.
L’aumento delle bollette
Il caro bollette degli ultimi mesi non ha risparmiato nessuno e ne risentono tanto i privati cittadini quanto le aziende, pubbliche o private che siano. Gli edifici dedicati all’intrattenimento sono fra quelli più a rischio a causa dell’aumento delle bollette, in quanto i consumi energetici per illuminazione, riscaldamento e aria condizionata sono molto elevati e, soprattutto, costanti. Il risparmio energetico è quindi l’unico modo per risparmiare, ed è possibile cominciare proprio dagli impianti aeraulici. Gli impianti di trattamento aria, infatti, presentano spesso perdite che causano grossi sprechi già dal momento della loro installazione. Riparare le perdite permette di risparmiare energia elettrica, termica e frigorifera.
La conservazione delle opere in musei e biblioteche
In relazione a quanto detto fino a ora, bisogna considerare che un impianto contaminato può diffondere in ambiente indoor agenti che potrebbero rovinare le opere; inoltre, le perdite d’aria potrebbero causare innalzamenti o abbassamenti delle temperature, provocando danni alle opere che necessitano di temperature precise e costanti.
Cosa può fare Alisea per migliorare la qualità dell’aria in musei e biblioteche?
Alla luce dei problemi sollevati, Alisea offre servizi che possono contribuire alla conservazione delle opere d’arte, garantendo anche il comfort dei visitatori e favorendo il risparmio energetico. Con il nostro DVR aeraulico, è possibile valutare le condizioni igieniche di ogni impianto aria servente un edificio, stabilendo su quali impianti è più urgente concentrarsi per evitare le contaminazioni. A impianto pulito, è possibile, per chi volesse automatizzare questi procedimenti, installare Remotair, sistema di intelligenza artificiale in grado di monitorare costantemente da remoto lo stato igienico di un determinato impianto. Infine, Alisea effettua test di tenuta per valutare la presenza di perdite d’aria all’interno dei canali aeraulici: in caso ci fossero, è possibile ripararle in modo veloce e non invasivo con la tecnologia Aeroseal, di cui siamo gli unici partner in Italia.
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