Si sa: avere piante in camera da letto non fa bene, perchè di notte le piante non rilasciano ossigeno, ma lo assorbono, “rubandoci” l’aria di cui abbiamo bisogno e immettendo in ambiente anidride carbonica. Di giorno, invece, è tutto il contrario: avere delle piante in ufficio contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria indoor, alla riduzione dello stress e all’aumento della produttività!
Piante e qualità dell’aria indoor
La presenza di piante è utile per ottenere un ambiente salubre, infatti, sono molti gli inquinanti indoor che rendono l’aria impura e che possono provocare la Sindrome dell’Edificio Malato, causando problemi di salute agli occupanti di un determinato edificio. Le piante scompongono i COV (composti organici volatili) in CO2 e acqua, contribuendo a una sorta di depurazione dell’aria. Non solo: le piante da interno riducono anche gli agenti contaminanti che derivano dall’inquinamento atmosferico.
Piante in ufficio: riduzione stress e aumento produttività
L’inquinamento indoor porta a conseguenze per la salute umana: è naturale, quindi, che chi non si sente bene sia più stressato e meno produttivo. Se le piante contribuiscono al miglioramento dell’indoor air quality, quindi, contribuiscono anche alla riduzione dello stress e all’aumento della produttività; questo senza contare che una “vista sul verde” crea un’atmosfera più rilassata, gradevole all’occhio umano. Per approfondire l’argomento, ti consigliamo questo articolo di Andrea Pietrarota.
Come migliorare la qualità dell’aria indoor
Per garantire il benessere sul posto di lavoro è necessario un buon microclima. Per ottenerlo, uno degli elementi imprescindibili è senza dubbio la qualità dell’aria: le piante fanno la loro parte, ma non bastano a garantirla, così come non è sufficiente aprire la finestra, specialmente se l’aria esterna è eccessivamente inquinata.
I purificatori aria funzionano davvero?
I purificatori aria (o depuratori aria) sono strumenti molto validi da utilizzare in ambienti di dimensioni ridotte: per esempio, negli appartamenti e nelle case, dove, spesso, non sono installati impianti HVAC. Quando si parla, però, di ambienti ampi, come ad esempio degli uffici, il ragionamento da fare è diverso. Innanzitutto, nella maggior parte degli edifici sono presenti impianti aeraulici, quindi aggiungere dei purificatori è inutile, oltre ad essere uno spreco di denaro. Inoltre, per purificare l’aria nel modo corretto in questo tipo di spazi, è necessario un ricambio dell’aria che sia totale e frequente, e questo possono farlo solo gli impianti di trattamento aria.
Manutenzione igienica impianti aria
La messa in funzione di un impianto aeraulico non è sufficiente per assicurare agli occupanti di un determinato edificio una buona qualità dell’aria: per farlo, è necessario effettuare ispezioni periodiche e, se si rilevano contaminazioni, bisogna passare a una tempestiva sanificazione canali aria (o alla pulizia fancoil, per gli impianti più piccoli). Questo senza scordare la pulizia UTA e di tutte le altre componenti HVAC, come filtri e batterie. Diversamente, le contaminazioni presenti all’interno dell’impianto penetrerebbero in ambiente indoor, causando grossi disagi.
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