Francesco Santi racconta la sua duplice carriera fra la presidenza di Legionella Free e quella di un’associazione del calibro di AIAS. Una vita dedicata alla sicurezza sul luogo di lavoro, fra divulgazione, formazione e interventi pratici.
ING. FRANCESCO SANTI – Presidente di LFree, Aias e Aias Academy, Vicepresidente di CIIP
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Lei è Presidente di AIAS, AIAS Academy e di Legionella Free. La sicurezza sul lavoro è quindi al centro delle sue giornate: come mai ha scelto di dedicare la sua carriera alla divulgazione e alla formazione?
La mia carriera professionale, nel corso degli anni, è stata molto varia, ma sicurezza e formazione sono sempre state presenti sin dai primi anni. Ho iniziato come impiegato e poi ho ricoperto il ruolo di dirigente per le manutenzioni e la produzione in varie realtà produttive italiane e internazionali. Successivamente, sono stato imprenditore nel settore energetico e nella sicurezza. Da alcuni anni sono impegnato, come imprenditore, nella gestione del rischio biologico e da legionella. Da tre anni ricopro anche il ruolo di presidente di AIAS e, da poco meno, ho acquisito quello di Presidente AIAS Academy. La mia esperienza professionale, di tutti questi anni e in differenti realtà, mi ha portato a credere fortemente nell’importanza della formazione professionale: intesa non come mera erogazione di corsi e di attestati da parte di vari “attestatifici”, purtroppo presenti, ma come strumento di crescita, accertata da metodi di verifica tecnici e professionali che coinvolgono i processi e le modifiche dei “comportamenti” e degli “atteggiamenti” nel contesto lavorativo. L’associazione mi permette, infine, di diffondere e sviluppare questi importanti temi e divulgarli ulteriormente. L’importanza e la valorizzazione della vita associativa sono come uno strumento di “impatto” sulla realtà, basato su valori etici e professionali sempre condivisi fra i membri dell’Associazione. Attraverso il confronto e la condivisione i professionisti approfondiscono ed evolvono le tematiche legate ai temi della sicurezza; la condivisione e divulgazione dei risultati è l’essenza dell’associazione stessa.
Come nascono AIAS e AIAS Academy? Le è stato chiaro fin da subito che voleva entrare a farne parte?
L’associazione nasce nel 1975 con l’obiettivo di diffondere e far radicare la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e di vita. È la prima e la più importante associazione costituita da professionisti della sicurezza per valorizzare le competenze tecniche-professionali per la sicurezza, salute, tutela dell’ambiente e sostenibilità. L’associazione intende promuovere queste competenze e diffonderle nel mercato del lavoro e negli ambienti domestici. AIAS Academy, ente di formazione di AIAS, nasce 30 anni fa per promuovere la formazione, lo sviluppo del capitale umano e l’addestramento sui temi dell’ambiente, della salute e della sicurezza. In AIAS sono entrato molto anni fa e, giorno dopo giorno, il mio interesse per la vita associativa è aumentato e, conseguentemente, anche il mio coinvolgimento: da socio iniziale, sono passato ad un coinvolgimento più attivo diventando coordinatore provinciale, poi membro del Consiglio e, per ultimo, eletto a Presidente. In AIAS Academy, come Presidente, sono impegnato a sviluppare il progetto di una nuova e innovativa Academy, presente su tutto il territorio nazionale, guidata da una Associazione non profit, volta alla formazione di alta qualità.
Come presidente di AIAS e AIAS Academy, ci può raccontare come sono cambiate le relazioni con il network di professionisti e la situazione formativa nel periodo pandemico?
Sin dall’inizio della pandemia, in associazione abbiamo registrato un forte impulso alla partecipazione alla vita associativa: il risultato che abbiamo raggiunto è stato quello di ottenere un’associazione più coinvolta e più equilibrata sul territorio, anche più sensibile alle esigenze locali: prima l’associazione era un poco “milanocentrica”, oggi è basata sulla presenza e sulla rappresentanza di tutto il territorio italiano. Tutto ciò grazie anche allo sviluppo e maggiore utilizzo di strumenti di comunicazione che si sono diffusi durante il periodo pandemico come i webinar e le piattaforme digitali per riunioni e confronti, ad esempio. In AIAS Academy l’offerta formativa ha saputo ben rispondere ai cambiamenti e ai limiti che il contesto particolare ed eccezionale imponeva, offrendo supporto e soddisfazione alle esigenze dei professionisti e il risultato è stato assolutamente positivo. La volontà di essere la prima e più importante associazione di Professionisti ha sempre richiesto un approccio Italiano ed Europeo. Oggi, finalmente, possiamo davvero affermare di contribuire alla vita di una comunità italiana dei Professionisti del settore HSE.
Ci sono dei nuovi progetti all’orizzonte? Ha in mente qualcosa di particolare per il futuro di AIAS e della sua azienda?
Ci sono molti progetti in corso di sviluppo, dei quali mi riservo di parlare quando inizieremo ad attuarli, ma posso già presentare varie attività già in corso.
1. Prima di tutto la bozza di Decalogo sulla sicurezza da proporre nella XIX legislatura. Lavoro importante di analisi e proposta delle più importanti criticità sul tema della sicurezza secondo i Professionisti nelle aziende medio-grandi e i Consulenti che supportano sul tema le aziende medio piccole.
2. Una seconda attività è quella dell’integrazione fra AIAS e varie associazioni nazionali ed europee per mettere il tema sicurezza, salute e ambiente al centro della reale Sostenibilità, oggi da molti scoperta come tema fondamentale.
3. L’avvio della nuova Academy al servizio di tutte le Associazioni scientifiche, con il nuovo ruolo di Consulente per la Formazione per Tecnici e Aziende.
4. L’avvio della sistematica verifica a posteriori dell’efficacia della formazione sulla modifica dei comportamenti e dell’impatto della formazione sulle organizzazioni.
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