Un secolo di storia sanitaria dove sicurezza sul lavoro e cura del paziente si incontrano – Dott. Paolo Berno, Amministratore Delegato dell’Ospedale Koelliker
La storia del vostro ospedale nasce nel 1928, contando ormai quasi un secolo di attività! Ci vuole raccontare qualcosa relativamente alla storia della vostra struttura?
«Il Koelliker nasce nel 1928 per volontà di Enrico Koelliker, un imprenditore torinese che ha voluto creare un luogo dedicato alla cura delle persone, radicato nei valori di solidarietà, rispetto e attenzione all’essere umano. Da allora, abbiamo attraversato quasi cento anni di storia e trasformazioni, senza mai perdere il nostro spirito originario. Siamo passati dall’assistenza delle suore all’espansione strutturale e tecnologica dell’ospedale: dall’inaugurazione dell’Ala Nuova nel 2006, al reparto odontoiatrico del 2017, al Centro di fisioterapia con piscina e palestra, fino al rilancio dell’area pediatrica. Koelliker oggi è una struttura moderna, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, ma con un’anima profondamente umana».
“Prima la persona”, questa è la vostra mission. Vuole approfondire questo messaggio?
«“Prima la persona” non è un claim di marketing, è la sintesi autentica del nostro approccio. Vuol dire che ogni scelta, ogni investimento, ogni processo clinico o organizzativo ruota attorno al paziente. Consideriamo la persona non solo dal punto di vista clinico, ma come un insieme di bisogni fisici, emotivi, relazionali. Il nostro compito è prendercene cura a 360 gradi, con professionalità e umanità. Questo orientamento si traduce in percorsi su misura, tecnologia al servizio dell’esperienza di cura, ambienti accoglienti e attenzione alla relazione. È questo il concetto di sanità di eccellenza».
La vostra struttura vanta numerose aree specialistiche d’eccellenza, denotando un interesse e una dedizione verso la persona e la salute di essa. Allo stesso modo, noi di Alisea ci impegniamo affinché la salute sia un elemento fondamentale per il benessere dei nostri clienti. In che modo viene affrontata la tematica della sicurezza sul lavoro? Qual è, secondo lei, il modo migliore tramite cui far percepire queste attenzioni al cliente finale?
«La sicurezza sul lavoro in ambito sanitario è strettamente legata alla sicurezza dell’utente. Non possiamo separare la tutela di chi lavora da quella di chi viene accolto: sono due facce della stessa medaglia. Al di là di quanto previsto dal D. Lgs. 81/08, è fondamentale mantenere un ambiente che sia sicuro, igienico, ben illuminato e con un microclima adeguato. Questi aspetti non solo proteggono gli operatori, ma migliorano anche il comfort e la percezione di benessere da parte del paziente».
«Spesso il paziente non ha competenze tecniche per valutare la sicurezza, ma percepisce la qualità dell’ambiente che lo circonda: la pulizia, l’ordine, la luminosità, il silenzio. Tutti elementi che generano fiducia e senso di accoglienza. Per noi, la sicurezza è un investimento culturale oltre che organizzativo. È un modo per dire alla persona: “sei in un luogo pensato per prenderti cura di te, sotto ogni aspetto”. E questo, secondo me, è il miglior messaggio che possiamo trasmettere».
In un settore come il vostro, in cui la trasparenza e la fiducia sono fondamentali, come si fa a puntare sull’innovazione senza “spaventare” il cliente finale, più tradizionale/conservativo?
«L’innovazione fa parte del nostro DNA, ma non è mai fine a sé stessa. Ogni tecnologia che adottiamo, ogni nuovo processo che introduciamo è valutato in base alla sua reale utilità per la persona. “Prima la persona” significa anche questo: non basta innovare, bisogna farlo in modo comprensibile, accessibile, sicuro. Spieghiamo al paziente cosa facciamo, perché lo facciamo che benefici ne trarrà. Questo costruisce fiducia. Il paziente non deve sentirsi travolto dalla novità, ma accompagnato e valorizzato».
Analisi di Paolo Berno, AD di Ospedale Koelliker, per Alisea Journal 11.
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