Cassazione 2025: obbligo controllo degli impianti di trattamento aria

Cassazione 2025: l’obbligo di controllo degli impianti di trattamento aria diventa cruciale. Cosa devono sapere i datori di lavoro e gli RSPP.

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione sta ridefinendo le responsabilità dei datori di lavoro in materia di manutenzione degli impianti idraulici e di trattamento aria. La sentenza n. 27515 del 10 aprile 2025 delle Sezioni Unite Penali rappresenta un punto di svolta per chi gestisce impianti aeraulici e idrici, introducendo nuovi scenari di responsabilità penale legati alla prevenzione delle epidemie. La Cassazione 2025 ha infatti definito l’obbligo di controllo degli impianti di trattamento aria, esplicitandone le colpe per mancato adempimento.

Epidemia colposa: cosa dice la Sentenza della Cassazione

La Suprema Corte di Cassazione ha risposto a una questione giuridica fondamentale: il delitto di epidemia colposa può essere integrato anche da una condotta omissiva? La risposta è affermativa, e questo cambia radicalmente il panorama delle responsabilità aziendali.

La sentenza trae origine da un caso verificatosi presso l’Ospedale Civile di Alghero durante la prima ondata di Covid-19 nella primavera del 2020. Il delegato del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza era stato accusato di non aver impedito il diffondersi dell’epidemia all’interno della struttura ospedaliera per:

  • Mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI) in numero adeguato
  • Assenza di formazione sufficiente per i lavoratori
  • Mancata adozione di misure collettive e individuali contro il rischio biologico

Sebbene il Tribunale di Sassari avesse assolto l’imputato, il ricorso in Cassazione del Procuratore della Repubblica ha portato a questa sentenza storica.

Il reato di epidemia nel codice penale italiano

Il reato di epidemia è disciplinato da tre articoli fondamentali del Codice Penale:

  • Art. 438 cod. pen. (Epidemia): “Chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l’ergastolo.”
  • Art. 40 comma 2° cod. pen. (Rapporto di causalità): “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.”
  • Art. 452 comma 1° cod. pen. (Delitti colposi contro la salute pubblica): Prevede la reclusione da uno a cinque anni per chi commette per colpa i fatti previsti dall’art. 438.

Prima di questa sentenza, non era chiaro se il reato di epidemia potesse configurarsi anche per condotta omissiva, ovvero quando un soggetto si astiene dal compiere un’azione doverosa, e non solo per condotta commissiva (diffusione attiva di germi patogeni). La Cassazione ha stabilito che il delitto di epidemia colposa è un reato causalmente orientato a condotta libera, pertanto può essere integrato anche dall’omissione di chi aveva l’obbligo giuridico di impedire l’evento.

Impianti di trattamento aria e Legionella: i nuovi rischi legali

Questa sentenza ha implicazioni dirette per chi gestisce impianti idraulici e di trattamento aria. La mancata manutenzione di questi sistemi può portare alla diffusione di germi patogeni come la legionella pneumophila, con conseguenze penali gravissime.

La Corte ha specificato quattro requisiti fondamentali attraverso cui si può configurare il reato di epidemia colposa per omissione:

  1. Numero indeterminato di vittime potenziali;
  2. Propagazione di germi patogeni;
  3. Obbligo giuridico di impedire l’evento;
  4. Nesso di causalità provato.

Obblighi dei datori di lavoro secondo il D.Lgs. 81/2008

La legislazione italiana in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è inequivocabile. Il D.Lgs. 81/2008 attribuisce precise responsabilità ai datori di lavoro, ai delegati del datore di lavoro e ai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

Gli articoli 1.9.1.4 e 1.9.1.5 dell’Allegato IV del D.Lgs. 81/2008, insieme agli articoli 63 comma 1°, 64 comma 1° e 68 comma 1°, definiscono le attività di manutenzione obbligatorie, le specifiche tecniche dettagliate nelle Linee Guida Ministeriali della Conferenza Stato-Regioni e le responsabilità in caso di inadempienza.

Per evitare responsabilità penali legate all’epidemia colposa, le aziende devono programmare manutenzioni periodiche, effettuare analisi microbiologiche, documentare tutte le attività e formale il proprio personale.

La Cassazione 2025 ha definito un obbligo rilevante

La sentenza n. 27515/2025 della Cassazione non lascia spazio a interpretazioni: l’omissione nella prevenzione della diffusione di germi patogeni può costituire reato di epidemia colposa.

Per datori di lavoro, delegati e RSPP, questo significa che la manutenzione degli impianti idraulici e di trattamento aria non è più una questione meramente tecnica o gestionale, ma un obbligo penalmente rilevante.

La prevenzione è l’unica strada: investire oggi nella corretta gestione degli impianti significa proteggere la salute dei lavoratori, evitare rischi legali e dimostrare responsabilità sociale d’impresa.


Articolo tratto dal profilo LinkedIn del nostro AD Andrea Casa.
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