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Qualità dell’aria in Lombardia: un’analisi a conclusione del 2024, verso nuovi progressi e nuove sfide del 2025

Inquinamento atmosferico, indoor e aeraulico: un viaggio attraverso i dati ARPA e le prospettive future per la qualità dell’aria nel 2025

Panoramica 2024: un anno di contrasti per la qualità dell’aria

Il 2024 ha segnato un record significativo nelle precipitazioni in Lombardia, contribuendo a registrare alcuni dei migliori livelli di qualità dell’aria da quando ARPA ha avviato il monitoraggio sistematico delle polveri sottili. Questo dato positivo, tuttavia, nasconde una realtà più complessa che merita un’analisi approfondita sulla qualità dell’aria nel territorio lombardo.

Analisi territoriale: qualità aria per Milano e area metropolitana

Criticità qualità dell’aria nel capoluogo lombardo

La situazione a Milano presenta dati contrastanti: nonostante l’anno particolarmente piovoso, la città ha registrato un significativo peggioramento con 68 giorni di superamento dei limiti PM10 nel 2024, rispetto ai 49 del 2023, ben oltre la soglia dei 35 giorni consentiti dalla normativa vigente.

Qualità aria: focus sull’hinterland

Nell’area metropolitana, Cinisello Balsamo emerge come punto critico per il biossido di azoto (NO2), con una concentrazione media di 42 µg/m³, rappresentando l’unico superamento regionale del limite di 40 µg/m³. Questa situazione riflette le problematiche legate alla densità del traffico urbano nell’hinterland milanese.

Qualità aria: focus province lombarde

Cremona, nonostante i progressi fatti nel 2024, rimane tra le città più inquinate secondo Arpa Lombardia (57 giorni consecutivi di superamento di PM10). Le restanti province seguono con dati abbastanza simili tra loro, 56 a Brescia, 54 a Monza, 50 Mantova, 47 a Pavia. Il miglioramento evidente dovrà continuare nel corso del 2025, in relazione alla direttiva europea 2024/2881, cercando di seguire le linee guida dell’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Prospettive e obiettivi 2025

La nuova direttiva europea 2024/2881 (leggi qui l’articolo per approfondimento) introduce standard più stringenti per il controllo degli inquinanti, richiedendo un approccio integrato che ponga particolare attenzione alla qualità dell’aria indoor. Le strategie di intervento si concentreranno sul potenziamento dei sistemi di monitoraggio, implementando soluzioni innovative per garantire una migliore qualità dell’aria sia all’esterno che all’interno degli edifici. In questo contesto, Remotair, il sistema Alisea per la manutenzione predittiva degli impianti aria, rappresenta un’innovazione per il settore. Remotair controlla da remoto H24 gli impianti aeraulici, fornendo una situazione della qualità dell’aria in tempo reale.

La correlazione tra inquinamento esterno e interno

L’analisi del 2024 evidenzia la necessità di un approccio che consideri la stretta correlazione tra inquinamento outdoor e indoor, sottolineando l’importanza della corretta manutenzione degli impianti e il ruolo chiave del settore agricolo. L’obiettivo “inquinamento zero” dell’UE per il 2050 rappresenta una sfida ambiziosa che richiederà un impegno coordinato di tutti gli attori coinvolti, dalla pubblica amministrazione alle aziende, fino ai singoli cittadini, per garantire un ambiente più sano per le generazioni future.

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