Sicurezza è sostenibilità: intervista a Luca Rubinato, Specialista Sicurezza e Ambiente di Jungheinrich Italiana S.r.l.
Come portare l’innovazione nel tanto complesso settore dell’intralogistica? Ce lo spiegano i leader di settore!
Il settore dell’intralogistica
Jungheinrich si occupa di intralogistica. Ci spiega di cosa si tratta?
Con il termine intralogistica ci si riferisce all’organizzazione, controllo, implementazione e ottimizzazione del flusso interno di materiali, dei flussi di informazioni e movimentazione delle merci all’interno delle aziende. Non sono importanti solo gli aspetti puramente tecnici, ma anche l’organizzazione dei processi e la gestione delle informazioni. L’interazione regolare
ed efficiente di tutte le parti coinvolte nel processo è oggi una delle maggiori sfide nell’implementazione dei sistemi intralogistici. Jungheinrich si è posta negli anni l’obiettivo di essere un partner affidabile e all’avanguardia per offrire ai propri clienti un servizio completo per la pianificazione e la progettazione di processi, la scelta della tecnologia di trasporto,
di stoccaggio, dando la garanzia di un flusso di informazioni che consenta il controllo preciso di tutti i componenti del sistema. L’azienda ha sviluppato negli anni una serie di prodotti e servizi che permettono una gestione ottimizzata, sicura e all’avanguardia.
Salute e sicurezza nell’intralogistica
Il compito di chi si occupa di salute e sicurezza sul luogo di lavoro non deve essere semplice. Quali sono le sfide principali?
La salute e la sicurezza dei collaboratori nell’ambiente di lavoro sono da sempre una priorità assoluta per tutto il Gruppo Jungheinrich. Negli anni, grazie alla lungimiranza della Direzione Aziendale, alla competenza e professionalità del reparto Qualità Ambiente e Sicurezza è stato sviluppato un Team di specialisti con l’obiettivo di migliorare sia l’aspetto formale che sostanziale del lavoro e renderlo sempre più sicuro e privo di rischi. La sfida crescente consiste nel riuscire a garantire
uno standard elevato al passo con le dinamiche lavorative che, a valle della costante innovazione svolta dall’Azienda, sono
in continua evoluzione.
Abbiamo letto del vostro progetto 360° Safety: ce lo racconta?
La protezione di persone, infrastrutture, merci, dati è fondamentale per l’intralogistica. Ottimizzare la sicurezza significa al contempo guadagnare in efficienza, produttività e controllo dei costi. Il progetto 360° Safety è nato partendo dall’analisi dei principali pericoli presenti all’interno del magazzino e dalle reali necessità dei nostri clienti. La tecnologia Start Check, ad esempio, è in grado di inviare alert per garantire la corretta gestione dei malfunzionamenti ed il rapido ripristino dei mezzi. Il
sistema ZoneCONTROL impone regole restrittive al transito dei carrelli nelle aree critiche di magazzino quali le zone pedonali o incroci ad elevato rischio di collisione, l’attivazione di alert visivi e sonori per avvertire gli operatori che un carrello sta entrando in una zona non autorizzata o imponendo al carrello una diminuzione automatica della velocità di transito. Infine, il Real Time Location System è un sistema che consente di tracciare in tempo reale la posizione delle persone, mezzi e oggetti in uno spazio definito, indoor e outdoor, dando la possibilità di decidere le azioni correttive da applicare in tempo reale, in base alle condizioni in atto nel magazzino.
Sostenibilità nell’intralogistica
Il magazzino ha un’alta priorità per Jungheinrich. Parliamo di sostenibilità: quali sono le vostre politiche in questo ambito?
L’obiettivo che da anni si pone Jungheinrich è quello di coniugare gli obiettivi aziendali con la responsabilità ecologica e sociale. Cerchiamo di contribuire alla trasformazione sostenibile dell’intralogistica attraverso prodotti ad alta efficienza energetica e supportando i nostri clienti nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Di recente, Jungheinrich ha cessato l’intera produzione di carrelli con motori a combustione e, da allora, produce esclusivamente carrelli elettrici. Inoltre, la gamma POWERLiNE, offre carrelli sostenibili dotati di batterie agli ioni di litio, a zero emissioni di CO2 fino alla consegna al cliente. Il risultato positivo è dimostrato dalla nuova certificazione di platino da parte dell’Agenzia internazionale di rating per la conformità ESG, EcoVadis che per la terza volta consecutiva ha insignito Jungheinrich della certificazione platino.
Progetti futuri riguardanti la sostenibilità?
Jungheinrich si è impegnata a ridurre a zero le proprie emissioni di gas serra lungo l’intera catena del valore entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo, il Gruppo sta guidando la transizione globale del suo approvvigionamento energetico verso le energie rinnovabili. I carrelli elevatori Jungheinrich con batterie agli ioni di litio consumano già circa il 20% in meno di energia nell’uso quotidiano (rispetto alle alternative al piombo-acido).
Esiste anche una serie di misure per la riduzione di CO2. La pianificazione dinamica dei percorsi basata su un software intelligente che ottimizza le corse quotidiane dei furgoni assistenza assicura che gli ordini siano sempre trasmessi ai tecnici che si trovano nelle vicinanze del luogo in cui viene richiesto il servizio. Sono stati effettuati dei corsi di formazione per sensibilizzare tutti i tecnici di assistenza su una guida particolarmente ecologica. Il risultato è un risparmio fino al 15% di carburante o di energia per furgone. Allo stesso tempo, Jungheinrich sta gradualmente convertendo la sua flotta del Servizio Assistenza in furgoni completamente elettrici e lavora per ottimizzare il peso e il carico utile dei suoi furgoni.
Come specialista in Sicurezza e Ambiente di un’azienda tanto strutturata, c’è un consiglio che darebbe ad altre aziende che vogliono intraprendere il percorso della sostenibilità?
Un elemento fondamentale nel cambiamento e nel raggiungimento degli obiettivi consiste in una maggiore consapevolezza da parte delle persone coinvolte, sui benefici che i cambiamenti possono portare. Come tutti i cambiamenti così importanti, per poter fare in modo che accadano è necessario che le persone coinvolte siano fortemente consapevoli dei benefici che i cambiamenti stessi possono portare.
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